Qualche tempo fa girava su Facebook una di quelle perle di
saggezza che recitava una cosa del tipo: “Quando
vedi una Ypsilon sai che al volante c’è una gnocca!”. Frase che ha spinto
noi proprietarie della Ypsilon a gonfiarci come pavoni, felici della suddetta vox populi che ci ha fatto entrare –
senza reali meriti – nell’inesistente schiera delle gnocche stradali…
Non c’è che dire, la Ypsilon è decisamente glam, bella nella
linea, rifinita negli interni e per di più robusta e scattante; un’auto che non
devi infrattare quando vai all’appuntamento in
e che non si tira indietro quando c’è da raggiungere la spiaggia più remota.
Insomma, la mia auto (chiamata Susanna perché… tutta panna – evviva la
fantasia!) è sempre al posto giusto… o quasi.
Tutto è filato liscio finchè non è arrivata Pepe e tutto
l’ambaradan che si è portata appresso. Da quando c’è lei la mia auto 5 posti è
diventata 2 posti e mezzo, tutta colpa del trio più ingombrante realizzato
negli ultimi venti anni. Pepe è la mia co-pilota, mentre i sedili posteriori
per 2/3 sono occupati dalla seduta del suddetto trio, ritagliando un piccolo
spazio claustrofobico al passeggero. Il bagagliaio, assolutamente poco
spazioso, è invece occupato dalle ruote della carrozza che ci entrano solo se messe seguendo un determinato movimento. Altrimenti si incastrano.
Una situazione che ad ogni viaggio richiede calma e sangue
freddo per evitare di prendere a colpi di biberon la carrozzeria. E pensare che
con Susanna ci siamo andati 10 giorni in Sardegna, con le nostre valigie, il passeggino,
ovetto e sdraietta… il posto di passeggero a me riservato mi ha consacrato nel club dei migliori contorsionisti cinesi.
Inoltre, a peggiorare il tutto c’è da dire che Susanna è la
nostra auto familiare. Non abbiamo una valida soluzione B. Infatti, mentre tutti gli altri mariti, compagni,
fidanzati di donne incinte si accingevano ad acquistare station wagon, monovolume
o addirittura suv, Loris ha deciso bene di convogliare i suoi risparmi nel
restauro della 2CV Charleston del 1981 che non fa più di Settanta e che va in
panne se disgraziatamente prende acqua!
Ma per non perdere smalto e regalare alla mia auto ancora un
po’ della sua anima glam, mi sono fatta fare dalla mia amica Bianca uno
splendido triangolino “Pepe a bordo”.
A Susanna lo dovevo, non mi sarei mai permessa di attaccargliene uno anonimo, magari di qualche marca di pannolini!!!
Viola
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