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giovedì 11 ottobre 2012

Homeworking: gioie e dolori - parte 2


Ok, lavorare da casa è una gran fortuna per una serie di motivi: non ci sono spese di trasporto; una volta ricevuta una scadenza puoi gestire il lavoro come preferisci; se c’è il sole vai a passeggio – lavorerai la sera (cioè domani sperando che non ci sia di nuovo questo bel sole!); puoi permetterti di andare dall’estetista profumata e non trasandata e trasudata post ufficio con tanto di salto carpiato per essere sul lettino in orario; puoi preparare pranzetti migliori e lavorare mentre il sugo sta bollendo in pentola (tranquilli, non è il mio caso).

Ma non pensiate che l’homeworking sia tutto rose e fiori. ANZI, per quanto mi riguarda sostengo che, a volte, sia molto più semplice chiudere la porta di casa, lasciare i pargoli a chi di dovere, l’aspirapolvere nel solito sconfinato ripostiglio e liquidare tutto e tutti con un bel “Arrivederci, ci vediamo al mio rientro”. PUNTO.

Qui sotto troverete alcuni dei rischi che potrete trovare sulla strada del Lavoro da Casa:
  • non tutti prendono sul serio il tuo lavoro perché, per l’appunto, pensano che tu non stia lavorando!!! (vedi post precedente);

  • pericolo tuta-dipendente e capello impinzato – ma che ti trucchi a fare, da quando ci sono le mail anche il postino passa più poco!

  •  orari flessibili: un’arma a doppio taglio – non avendo orari precisi di entrata e di uscita il più delle volte va a finire che su una mattina che potresti lavorare tranquillamente 4 ore ne lavori un netto di 2. Le cause sono rintracciabili nei ritardi nella consegna della piccola o nelle menti geniali delle tue adorate amiche che ti fanno proposte alle quali non sai dire di no…
           amica: “dove sei?”

           tu: “a casa a lavorare”

           “ok, passo per un caffè, prepara la moka…” tu tu tu tu tu

           “ma come???!!!” 

  •  concentrazione spesso non pervenuta. A chi lavora da casa consiglio vivamente un paraocchi. Sì, avete capito bene. A meno che non siate abituate a navigare nel disordine estremo farete fatica a non far cadere la coda del vostro occhio occhialuto sulla polvere che regna nella mensola della camera, sul lavandino straboccante di tazze o sui vetri pieni di ditate della bimba che guarda belli gli uccellini appoggiarsi sul davanzale… Quindi, una volta davanti al vostro computer respirate profondamente e pensate di essere in un ufficio fighissimo, dove le pulizie non vi competono, tanto dopo passano le signore addette (presentatemeleeee!!!).

  •  situazioni di straordinaria amministrazione: ti chiama la zia stampellata chiedendo per favore di accompagnarla in farmacia; tua madre ti chiede gentilmente di passare alle poste a pagare venti bollette; l’amica agitata ti chiama per scaricare l’ansia per il primo appuntamento.  

Ma la peggiore situazione si verifica quando lavoro a casa con tanto di baby sitter (nonna o zia) nell’altra stanza. Il premio va naturalmente, che ve lo dico a fare, a mia mamma Fiorella che quando mi chiudo in camera davanti al pc trova sempre la scusa per entrare con Pepe al seguito e farle innocenti domande: “amore della nonna stanotte hai dormito? hai fatto colazione? hai pranzato? carina questa maglietta verde… quando metti quella arancio che ti ho regalato? ehi ma questa crosta lattea sta andando via, ci stai mettendo qualche pomata?...” innocenti domande ok, che però difficilmente troveranno risposta in una bimba di 8 mesi se non dalla bocca della mamma che cerca invano di concentrarsi.

Viola

 

4 commenti:

  1. La Fiorella...è proprio incorreggibile! =)

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  2. Lavorando da casa non posso che confermare tutto ;-) Se poi vivi in una cittadina di mare come me, allora devi anche fare i conti con la voglia di mollare tutto per rilassarti in spiaggia (ovviamente se sei senza pargolo al seguito). A presto! Francesca

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    Risposte
    1. Dove vivo io c'è il lago... certo non è esattamente la stessa cosa, ma una bella passeggiata sotto il sole è sempre un buon distrattivo!
      Un abbraccio Francesca e continua a seguirci,
      Viola

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  3. ahahahahahah che quadro meraviglioso hai creato.
    Immagino che lavorare da casa sia davvero difficile ma non mi dispiacerebbe affatto provare, soprattutto quando decideremo di avere anche noi un bimbetto/a.
    Grazie della visita e complimenti per il blog! Mi piace tantissimo!

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